DEFINIZIONI DA SAPERE
L'analisi logica studia i diversi rapporti che si stabiliscono tra le parole, quando queste si uniscono per formare una proposizione. Una proposizione è una frase di senso compiuto, che termina con un punto.
Il soggetto è la persona, animale, o cosa, che si trova nello stato, o modo, indicato dal verbo, oppure che fa, o subisce l'azione. Tutte le parti del discorso possono fare da soggetto. Attenzione! Il soggetto non è mai introdotto da preposizioni! Può essere solo preceduto dall'articolo partitivo, del, della, dei, delle.
Il predicato indica ciò che si dice del soggetto, con cui concorda in genere e numero. E' l'elemento più importante della frase. Può essere verbale, costituito da qualsiasi forma di un verbo predicativo, cioè che ha un significato autonomo, o nominale, quando è formato dal verbo essere, seguìto da un nome o un aggettivo. Anche il verbo essere può costituire predicato verbale, quando ha il significato di stare, trovarsi, esistere, appartenere. In questo caso è spesso seguito da una preposizione.
L'attributo è un aggettivo di qualsiasi tipo /qualificativo, indefinito, dimostrativo, numnerale..) che accompagna un nome per precisarlo, attribuendogli una qualità o una determinazione
L'apposizione è un nome che accompagna un altro nome (spesso un nome proprio) per meglio determinarlo. Può essere introdotta dalla preposizione "da" o dalle espressioni "come, in qualità di, in funzione di..."
Il complemento oggetto indica la persona, animale o cosa su cui ricade l'azione compiuta dal soggetto ed espressa dal verbo. Si chiama anche complemento diretto perché è unito direttamente al verbo senza l'aiuto di preposizioni. Può essere preceduto dall'articolo partitivo del, della, dei, delle....Solo i verbi transitivi reggono il complemento oggetto, a parte alcuni verbi intransitivi che possono avere un complemento oggetto interno, cioè che ripete il significato del verbo (correre una corsa, vivere una bella vita)
Il complemento di specificazione serve a precisare il concetto espresso dall'elemento a cui si riferisce. Risponde alle domande di chi? di che cosa? E' introdotto dalla preposizione di semplice o
articolata:
• Quello è il cane di Maria
• Il caldo del pomeriggio ci convinse ad uscire più tardi
• Il libro di narrativa era sotto il banco
La specificazione può essere di vari tipi:
• L'odore dei funghi si sentiva in tutto il bosco (specificazione di possesso o di appartenenza)
• L'albero di ciliegio non cresce in quella zona (specificazione dichiarativa o attributiva)
• Non aveva portato il libro di matematica (specificazione esplicativa)
Il complemento di termine indica la persona, l'animale o la cosa verso cui va a terminare indirettamente l'azione espressa dal predicato.
Risponde alla domanda a chi? a che cosa? E' introdotto dalla preposizione a (semplice o
articolata):
• Lo chiesero a Luigi
• Darò loro (a loro) quel che si meritano
• Ti (a te) dirò la verità
La particella pronominale che ha funzione di complemento di termine non va confusa con quella che ha funzione di complemento oggetto:
• Ti spedirò i soldi (a te = complemento di termine)
• Ti abbiamo scoperto (te = complemento oggetto
Il complemento di denominazione determina con un nome specifico, che di solito è un
nome proprio, il nome generico che lo precede e a cui si riferisce. Risponde alla
domanda di quale nome? E' introdotto dalla preposizione di.
Il complemento di denominazione determina generalmente:
• un nome comune geografico (città, paese, comune, stato, isola, penisola, regno ecc.)
• un nome generico (nome, cognome, soprannome, appellativo, titolo, carica ecc.)
Esempi:
• Visitammo la città di New york
• Fu una delle località più rinomate del regno di Inghilterra
• Ottenne la carica di vicepresidente
• Lo registrarono all'anagrafe con il nome di Giovanni
N.b.: affinché un complemento sia di denominazione e non di specificazione, si deve poter sostituire alla preposizione di la locuzione
che si chiama. Quindi la città di New York = la città che
si chiama New York (c. di denominazione), gli abitanti di New York = gli abitanti ?? che si chiama New York ?? (c. di specificazione).
Il complemento di agente indica la persona o l'animale da cui è compiuta l'azione espressa dal verbo di forma passiva. Risponde alla domanda
da chi? E' introdotto dalla preposizione da (oppure dalle locuzioni da parte di, ad opera di):
• Mario venne sgridato da Giovanna
• L'osso fu mangiato dai cani randagi
• Il taxi fu richiesto da parte di Stefano
• L'intervento è stato realizzato ad opera della Croce rossa
Il complemento di causa efficiente indica l'essere inanimato da cui è
compiuta l'azione espressa dal verbo di forma passiva. Risponde alla domanda da che
cosa? E' introdotto dalla preposizione da (oppure dalle locuzioni da parte di, ad opera
di):
• Il ghiaccio è sciolto dal sale
• Il livello del mare varia ad opera delle maree
Trasformando la frase passiva in forma attiva il complemento di agente o causa efficiente diviene soggetto, mentre il soggetto diventa complemento oggetto:
• Mario (S) venne sgridato da Giovanna (Ag.)
• Giovanna (S) sgridò Mario (CO)
Anche la particella pronominale ne può svolgere la funzione di complemento di agente o causa efficiente:
• Ha saputo dell'incidente e ne è rimasto molto turbato (da
esso)
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link per esercizi online
http://seieditrice.com/si-fa-per-dire/la-sintassi/ (GENERALE)
http://www.seieditrice.com/materiali/palestra-di-grammatica/elementi-fond-frase/index.html (FRASE, PREDICATO)
http://www.seieditrice.com/materiali/palestra-di-grammatica/elementi-esp-frase/index.html (ATTRIBUTO, APPOSIZIONE, COMPLEMENTO OGGETTO)
http://www.loescher.it/librionline/risorse_linguaitaliana/download/interattivo/start.html
Cosa studia l'analisi logica. Cos'è una proposizione.
Il soggetto